Passato, presente e futuro…

Finalmente siamo tornati al Campionato Italiano a Squadre, con un grande sforzo della Federazione e la grande adesione dei giocatori. A questa partecipazione forse possiamo eccezionalmente dare un nome: Antonio Pipitone.

Più di un anno e mezzo lontano dall’amata scacchiera, come tanti, ma Antonio ha forse più fretta, ha più voglia di giocare di chiunque altro, perché a 94 anni gli scacchi sono più di una passione. Così anche nei mesi di forzata assenza ha continuato a studiare, non vedendo l’ora di tornare nella sua squadra, con un desiderio chiaro e con la dignità che contraddistingue il più maturo scacchista in attività in Italia. Con i suoi compagni, Antonio porta la sua squadra alla promozione in serie B e lo fa con un netto personale di 3,5 punti su 4 partite disputate e così lo hanno chiamato “macchina da guerra”, anche se di meccanico c’è ben poco.  Antonio è un maestro ad honorem, perché gli scacchi non li ha semplicemente giocati, li ha tramandati. È IM per corrispondenza fin da i tempi in cui i computer ancora tacevano. Pipitone è decenni di aneddoti condivisi con i suoi compagni di scacchiera e i suoi avversari e ora, a 94 anni, è anche la resilienza che ci fa ripartire, che ci ricorda la passione di un intero mondo fatto di Re e Regine, di scacchisti e di impegno, e sempre di passione, un simbolo e un auspicio per tutti noi. Complimenti e grazie, Antonio